Terra matta

Se all’uomo di questa vita non ci incontra aventure, non ave niente de arracontare.
V. Rabito, Terra Matta

Un reading dedicato alla singolare storia di Vincenzo Rabito, bracciante siciliano semi-analfabeta che per anni, chiuso a chiave nella sua stanza, senza dare spiegazioni a nessuno, ha digitato su una vecchia Olivetti la sua storia. Ne è venuto fuori un romanzo storico e di formazione sul nostro paese nel ‘900, ma visto dal gradino più basso.
La storia, messa insieme nel corso di 80 anni e poi rimasta in un cassetto per altri 15, era contenuta in un manoscritto con un punto e virgola dopo ogni parola. Oltre mille fittissime pagine scritte – o meglio parlate – in un siciliano secco.
Di aventure Rabito ne ha raccolte per una vita intera, cominciata nel 1899 a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa e proseguita in giro per l’Italia fino alla morte nel 1981. Una vita che attraversa le due guerre, il fascismo, l’emigrazione e la quotidianità in Sicilia tra brigantaggio, contrabbando e povertà endemica. Tutto il ‘900 in una storia cinica, poetica e tragicomica venuta alla luce grazie al figlio Giovanni che, molti anni dopo la morte del padre, invia il manoscritto al Premio Pieve S. Stefano dell’Archivio Diaristico Nazionale. L’opera vince il concorso suscitando clamore ed entusiasmo. Nel 2007 la casa editrice Einaudi lo propone al pubblico in una versione ridotta ma fedele all’originale che ben presto si colloca al secondo posto tra i libri più venduti in Sicilia.
Con l’accompagnamento musicale del musicista Gipo Gurrado, Rosario Lisma legge una selezione di brani del libro e canta alcune canzoni popolari della terra matta in questione.

CREDITS

di Vincenzo Rabito
ed. Einaudi
lettura di Rosario Lisma
alla chitarra Gipo Gurrado

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