Commedia iper-pop con un occhio al fumetto e sparse sequenze di gag-meme, (confermando come autrice una continuità di stile ironico, già visto in “L’ultimo animale” del 2023) “Oleandra”, sotto il piano dell’umorismo demenziale, affronta uno dei temi chiave per più generazioni sotto i 30 anni, l’impatto del digitale sulle nostre vite.
M. De Santis, Huffpost
Rimarrà qualcosa di quella villa in un mondo che non può per principio avere permanenza? Caterina Filograno, regista e autrice agli esordi ma che già dimostra una perspicacia di visione, risponde a questo interrogativo (sì, una pianta d’oleandro) con umorismo e un pizzico di esuberanza, creando un universo popolato da avatar, personaggi del game che sul palco riproducono fedelmente la dimensione della virtualità, nelle ottime prove anche degli attori del cast.
A. Gardenghi, TeatroeCritica
Riusciamo a immaginare di essere una pianta? E di vivere all’interno del Metaverso? E di essere una pianta che vive nel Metaverso? Tom crede di concludere un buon affare quando compra – per poi eliminare – una villa liberty nel Metaverso. Vuole rivendere il terreno alla Maison Margiela, interessata ad ampliare i suoi possedimenti virtuali. Ma il sistema sbaglia e non elimina uno dei cespugli di oleandro che separava la Villa dall’esterno. E così quel cespuglio, di nome Oleandra, sopravvive, mentre Tom e sua moglie si disperano attorno al mistero – e al miracolo – della sua persistenza virtuale. Oleandra diventerà simbolo della lotta al disboscamento digitale, viaggerà nel tempo e tra i mondi, per esistere e forse trovare un’identità. Dopo il successo della commedia surreale L’ultimo animale, la penna di Caterina Filograno torna a stupire e divertire con uno spettacolo dalla comicità intelligente e originale. Siamo in un futuro surrealmente verosimile: una storia in cui il confine tra quello che viviamo e quello che potremo vivere tra non molto tempo ci spinge a interrogarci su chi siamo, qui e ora, e su cosa significa “esistere” al tempo delle esistenze digitali.
CREDITS
Drammaturgia e regia Caterina Filograno
Cast Giulia Mazzarino, Isacco Venturini, Francesca Osso e Caterina Filograno
Aiuto regia Ilaria Marchianò
Costume design Margherita Platè Collaborazione ai costumi Giuseppe Di Morabito Set design Maddalena Oriani
Light design Emanuele Mestriner
Sound design Gerets
Dramaturg Francesco Melchiorri
Produzione esecutiva Elsinor Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del progetto Per Chi Crea
Progetto vincitore del bando di drammaturgia FUTURO PASSATO e del premio di produzione di FESTIL Festival estivo del Litorale 24
in collaborazione con Dialoghi Residenze delle arti Performative a Villa Manin a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e con Vettori Residenze artistiche a cura de La Contrada Teatro Stabile di Trieste
con il sostegno della Fondazione Pietro Pittini
dall’ all’11 novembre – MILANO – Teatro Fontana